Note biografiche

Renato Bordonali nasce a Roma il 18 marzo 1949 in Via dei Pastini al Pantheon. La famiglia è profuga giuliano-dalmata dalla città di Zara. Il nonno materno, Corrado, è originario della Sicilia. Noto e Palermo sono le città di cui parla, con nostalgia, al nipote. Il nonno Corrado gestisce un Banco Lotto a Roma, in piazza Capranica. Anche Renato lavora, in  gioventù, presso il Banco lotto del nonno, insieme alla mamma e alle zie, Amelia e Anna, al cugino Gianfranco. E' molto affezionato alla nonna, Eugenia, non vedente, che lo rifornisce sempre di caramelle al miele Ambrosoli. Tutta la famiglia è appassionata di musica, specialmente della lirica e anche Renato ama molto la musica e il canto. Per alcuni anni, a Milano, sarà cantore nel coro di Sant'Ambrogio. Per dinamiche familiari, Renato passa l'infanzia in Friuli a Sappada e Cividale e conserverà sempre una grande nostalgia del Friuli e delle sue montagne. La montagna sarà sempre un suo grande amore. A Roma, abita al Prenestino e, in seguito, a Cinecittà in Via Chiovenda, 20 con sua zia Amelia. Fin da giovanissimo, si appassiona alla politica e militerà sempre nelle file della destra, prima MSI e poi  Fiamma Tricolore. Il suo primo lavoro, a quindici anni è in una libreria di Roma. Qui impara tutto sui libri, sull'editoria e nel 1988 potrà finalmente fare il mestiere che aveva sempre desiderato fare: il libraio-editore. Nel frattempo, dopo aver vinto un concorso, lavora nelle Ferrovie dello Stato come contabile, visto il diploma in Ragioneria, conseguito col massimo dei voti, quando già lavorava, alle scuole serali. Renato ha sempre avuto una forza lavoro impressionante, sembrava instancabile. Poteva lavorare più di dodici ore di fila, senza quasi smettere, a volte di più. In Ferrovia, diventa dirigente dell'USFI-CISNAL, sindacato autonomo di destra. Molte sono le battaglie portate avanti da lui e dai suoi fidi collaboratori, Cesare Polato e Nicola Gaglio e altri colleghi e amici ferrovieri. Sono anni molto duri e difficili. Militare in un sindacato di destra, in ferrovia per giunta, dopo il '68 era quasi un suicidio. Il rischio era molto alto. Renato non ha mai ceduto ad alcun tipo di compromesso, infatti non ha fatto alcun tipo di carriera in ferrovia.  Per lui, gli ideali non avevano prezzo e il compromesso era una parola che non esisteva nel suo vocabolario.  Purtroppo, non si può dire la stessa cosa dei suoi avversari politici, soprattutto quelli di Indymedia che non perdevano occasione di dargli fastidio, sopprattutto con quella storia, stupidissima e noiosissima, dell'ANTIFA. Renato all'ANTIFA (antifascisti) contrapponeva l'ANTICO (Anticog....e non anticomunisti come qualcuno potrebbe pensare), ma è una storia lunga... Nel 1988, finalmente, dà le dimissioni dalla Ferrovia e diventa editore e libraio. Fonda la Editrice Nuovi Orizzonti e più tardi apre la libreria "L'Isola del Sole", nel quartiere Isola a Milano, quartiere che lui ha sempre amato molto, pur non dimenticando le sue origini romane.  Il resto lo sapete... Diventa dirigente della Fiamma Tricolore a Milano e coltiva un rapporto profondo con i "giovani" della Fiamma che lui considerava un po' come suoi figli ideali. Nel 2007 si ammala gravemente. La lunga malattia lo prostra nel corpo, ma non nello spirito. Affronta il dolore con coraggio e grande dignità, continua a leggere, a coltivare le sue passioni, ad amare i suoi cari, i suoi amici e i suoi carissimi gatti. La malattia gli dona il tempo per riflettere e per riavvicinarsi con grande tenerezza al Padre che non aveva mai perso di vista, nonostante le vicissitudini della vita. Nasce così al Cielo il 15 aprile 2009, nel Mercoledì dell'Ottava di Pasqua, ai Vespri, quando già si preparava ad onorare la santa per cui provava grande tenerezza e devozione, Santa Bernadetta di Lourdes, giovinetta con la quale condivideva  la  semplicità e la purezza del cuore.