mercoledì 15 aprile 2020

Questo è il giorno che ha fatto il Signore

Questo è il giorno, che ha fatto il Signore,
alleluia:
rallegriamoci ed esultiamo,
alleluia.


15 aprile 2020
MERCOLEDI'  FRA L'OTTAVA DI PASQUA


Sono trascorsi undici anni dal giorno, 15 aprile 2009, mercoledì fra l'Ottava di Pasqua, in cui Renato è nato al Cielo.
Don Norberto, il cappellano del Policlinico che gli somministrò il sacramento dell'unzione degli infermi tre ore prima della morte gli disse: " Renato è il nome che deriva dal latino Rinatus, colui che rinasce. Oggi è il giorno di Pasqua e per te, Renato, è anche il giorno della tua Resurrezione.
Renato sorrise e pregò.

Anche oggi, ricordandolo in modo speciale, preghiamo per lui, insieme a lui.

   Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu resuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
   Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua lo saremo anche con la sua Resurrezione. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto è ormai libero dal peccato. 
   Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte: ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio in Cristo Gesù. 
Lettera ai romani, 6,3-11