martedì 2 aprile 2013

Mercoledì dell'Ottava di Pasqua 2013 - Quarto anniversario della nascita al Cielo di Renato Bordonali

"Venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi sin dall'origine del mondo". Alleluia
(Mt 25,34)

Renato nella sua Libreria, L'Isola del Sole, a Milano
Il 12 aprile 2013, alle ore 18,30 nella Basilica Santuario di Sant'Antonio di Padova in Via Carlo Farini, 10 a Milano, sarà celebrata la Santa Messa in suffragio di Renato Bordonali nel quarto anniversario della sua nascita al Cielo, avvenuta il 15 aprile 2009.

Il 15 aprile 2009 era mercoledì dell'Ottava di Pasqua 2009.

Ricordiamo e preghiamo insieme per il nostro  Renato con il brano del Vangelo del Mercoledì dell'Ottava di Pasqua comunemente chiamato "Il Vangelo della Cena  di Emmaus"

Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?" Si fermarono, col volto triste; uno di loro di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?". Domandò loro: "Che cosa?". Gli risposero: "Ciò che riguarda Gesù il Nazareno, che fu profeta potente in parole e in opere, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto". Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi, perchè si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?" Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!" Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Lc 24,13-35





Commento al Vangelo
I due discepoli di Emmaus sono "stolti e lenti di cuore a credere" per un motivo molto semplice: non riescono ancora a capire che il destino di gloria di Gesù doveva necessariamente passare per la croce. Fino a quando valuteremo l'operato di Dio partendo dalle nostre convinzioni avremo sempre grosse difficoltà a riconoscerlo: la delusione, l'amarezza e la tristezza saranno come un velo depositato sui nostri occhi, che ci impedirà di riconoscerlo al nostro fianco. E se invece, una volta per tutte, iniziassimo a credere davvero nella sua potenza, che si manifesta anche in modi inaspettati o imprevisti? Allora, anche per noi avverrebbe il miracolo: i nostri occhi inizierebbero a vederlo veramente e ci renderemmo conto che lui, il Risorto, è sempre con noi e ci accompagna nella vita tutti i giorni. Allora anche le nostre vite sarebbero espressione di risurrezione.
Tratto da "Sulla tua parola"
Messalino
Letture della Messa commentate
per vivere la parola di Dio.
Anno 5 n° 26 - MarzoAprile 2013 - pag. 427
Editrice Shalom
A cura di  Fr. Roberto Fusco FFB



L'ultimo desiderio di Renato: Lourdes

NO EUTANASIA - STORIA DI UN UOMO QUALUNQUE, RENATO BORDONALI